Maria Ponti Pasolini è stata un’ economista, fondatrice di biblioteche, autrice di guide alla lettura, studiosa di architettura, urbanistica, patrimonio artistico e arte industriale, oltre che attivista molto impegnata con ruoli di responsabilità, in particolare associati alle battaglie a favore delle donne.
Nata in una famiglia di facoltosi industriali tessili, studiò nel prestigioso istituto di Poggio Imperiale a Firenze. Dopo il matrimonio nel 1874 con il conte Pietro Desiderio Pasolini si trasferì a Ravenna e in seguito, nel 1883, a Roma, essendo il marito divenuto deputato e poi senatore.
Nei suoi anni romagnoli, cercando soluzioni per alleviare la miseria della popolazione delle campagne, istituì a Coccolia una scuola di ricamo gratuita e destinata alle figlie delle famiglie dei contadini, le cui misere condizioni l’avevano fortemente impressionata. Da un suo approfondito studio sulla condizione economica delle famiglie di mezzadri e di braccianti scaturirono due articoli pubblicati sul Giornale degli economisti (Ponti Pasolini 1890 e 1892) che vennero molto apprezzati in Italia, per esempio da Vilfredo Pareto e Maffeo Pantaleoni, e all’estero dall’economista francese Emile Cheysson.
Nel 1896 Maria Ponti Pasolini dette avvio, insieme ad un gruppo di donne militanti impegnate come lei in attività sociali, all’Ufficio informazioni di beneficenza, con l’intento di coordinare le diverse organizzazioni e associazioni esistenti nella capitale e di razionalizzarne l’operato. L’anno successivo fondò a Ravenna, assieme alla sorella Antonia Ponti Suardi, la Biblioteca storica circolante dedicata al padre Andrea Ponti, i cui volumi vennero da lei organizzati e descritti in cataloghi illustrativi. Tutti i cataloghi contenevano un saggio introduttivo che affrontava le questioni di fondo del tema in oggetto, seguito da una presentazione estesa delle pubblicazioni, a carattere storico, politico, sociologico, economico, considerate fondamentali per un primo approccio alle varie discipline. Uno di questi, il Catalogo di libri per una prima coltura nelle scienze sociali ed economiche, fu pubblicato nel Giornale degli economisti (Ponti Pasolini 1899). I manuali da lei consigliati per una introduzione all’economia erano quelli di Gide e di Marshall, mentre per i più recenti sviluppi della disciplina l’autore consigliato era senz’altro Pareto, sul quale si esprimeva con entusiasmo. In generale, con i suoi suggerimenti di lettura, l’autrice voleva mostrare che l’economia politica era una vera scienza e che era progressiva. Questo catalogo conteneva anche indicazioni di volumi sulle dottrine socialiste, che Maria Ponti Pasolini consigliava di studiare anche se si era di opinione contraria. Altri volumi consigliati erano sul libero scambio, sull’emigrazione e studi dedicati a singoli paesi. Nel 1908 fu pubblicata una seconda edizione del catalogo, preceduta da un lungo saggio appositamente scritto da Pantaleoni (Pantaleoni 1908).
A Roma Maria Ponti Pasolini contribuì anche a dar vita alla Federazione romana delle opere di attività femminili, un’organizzazione nata nel 1899 con l’obiettivo di monitorare e far conoscere le “attività” e “opere” prodotte dalle donne italiane nei più diversi settori: dalla letteratura alla saggistica, dal lavoro all’azione politica. Il risultato di tale ricognizione confluì nell’Esposizione Operosità Femminile tenutasi a Roma nel 1902, nell’organizzazione della quale Ponti Pasolini giocò un ruolo di primo piano (Federazione romana delle opere femminili 1902). Dal coordinamento di queste esperienze nacquero, su iniziativa di Cora Slocomb Savorgnan di Brazzà e della stessa Maria Ponti Pasolini, le Industrie femminili Italiane (IFI), una delle iniziative di punta del movimento emancipazionista di quegli anni (Taricone 1996, Gori 2003, pp. 83-117, Soldi 2015 e Laurenzi 2022). Si tratta di una società cooperativa creata e gestita interamente da donne per dare sbocchi commerciali e indirizzi artistici all’artigianato femminile e in particolare all’arte del merletto, che in quegli anni era in piena espansione e stava conquistando i mercati internazionali. Il Comitato di patronato, da lei presieduto con la sorella Antonia Ponti Suardi, aveva una funzione di indirizzo artistico e di coordinamento dei comitati regionali e dei diversi laboratori, promuovendone al contempo il coinvolgimento attivo nell’impresa.
Nel 1902 dette alle stampe un altro notevole scritto economico, nel quale si assunse in prima persona il compito di illustrare tutte le voci contenute nel bilancio dello stato, sempre con finalità educative, nella convinzione che fosse prerogativa degli stati liberi quella di giudicare l’operato dei governi (Ponti Pasolini 1902).
Nel 1903 fu tra le fondatrici del Consiglio Nazionale delle Donne Italiane (CNDI) e, come presidente della Sezione Legislativa, svolse una decisa azione a favore del suffragio femminile. Assunse poi la presidenza della Sezione Educazione e Istruzione e in questa veste profuse un impegno straordinario per favorire e incoraggiare l’istruzione, vista sia come mezzo di emancipazione e di lotta all’analfabetismo, sia come strumento per le donne scolarizzate che, avendo interrotto gli studi, desideravano proseguire la loro formazione. All’interno del CNDI creò una biblioteca e una sala di lettura che riscossero un grandissimo successo.
Altri suoi lavori sono legati ai suoi interessi artistici e alla sua visione dell’arte come fonte di ricchezza pubblica, una fonte che a suo avviso lo stato doveva proteggere in quanto generava ricchezza, anche grazie al turismo che essa richiamava.
Le sue attività e le sue battaglie si svolsero all’interno di un network di donne impegnate sugli stessi temi, e da uomini che la sostennero nelle sue iniziative, come politici, economisti e autorità del mondo della cultura. Particolarmente stretto fu il suo legame culturale con Bonghi, il ministro della Pubblica istruzione che nel 1876 aveva aperto alle donne l’accesso all’Università (Tasca 2007). La sua fama in vita si estese anche a livello internazionale (Bisi Albini 1908, p. 365; Pironi 2015).
Dopo la guerra e l’ascesa del fascismo, l’attività di Maria Ponti Pasolini si ridusse notevolmente. L’ultimo suo articolo economico fu sull’arte industriale e sulla difesa della bellezza nella vita quotidiana, nel quale lamentava il fatto che con la grande industria il ritmo di produzione era diventato troppo veloce e che si era perduto l’interesse per il valore estetico degli oggetti. Ciò malgrado, l’autrice faceva notare che anche “l’industria moderna produce forme di arte squisita”: stoffe bellissime, lavori in ferro e in vetro, mobili, ricami pregiati. Citava quindi John Ruskin e William Morris, quest’ultimo come fondatore dell’Arts and crafts movement, un movimento per la bellezza delle architetture e per il ritorno al lavoro artigianale di qualità (Ponti Pasolini 1930).
OPERE
Pubblicazioni
- 1890. “Una famiglia di mezzadri romagnoli nel comune di Ravenna”. Giornale degli economisti, 1, 1, settembre, pp. 245-277.
- 1892. “Monografia di alcuni operai braccianti nel comune di Ravenna”. Giornale degli economisti, 3, 5, ottobre-novembre, pp. 315-343 e 411-427.
- 1897. La Biblioteca storica Andrea Ponti. Catalogo illustrativo dei libri fuori di serie, fasc. 1, Roma, Forzani.
- 1898a, “Per l’organizzazione di un partito riformatore fra la gioventù monarchica”. Giornale degli economisti, giugno, pp. 547-549.
- 1898b. L’arte antica in Italia sorgente di ricchezza pubblica. Roma, Forzani.
- 1899. “Catalogo di libri per una prima coltura nelle scienze sociali ed economiche”. Giornale degli economisti, maggio, supplemento, pp. 1-32.
- 1902. Il nostro bilancio: osservazioni e commenti. Roma, Loescher.
- 1903. Introduzione al catalogo di alcuni libri sulla questione della donna. Biblioteca storica Andrea Ponti. Catalogo a serie fissa. La questione femminile, parte I, fasc. 3, Roma, Forzani.
- 1908. Per la formazione di una coltura sociale e civile. Roma, Forzani.
- 1909. On systematic reading, and the Andrea Ponti Historical Library. Roma, Forzani.
- 1913. L’insegnamento del disegno nella educazione e le industrie femminili. Roma, Tipografia del Senato.
- 1922. IFI. Le industrie femminili italiane. (Cenni storici sulla società). Roma, Tipografia del Senato.
- 1930. “Intorno all’arte industriale”. Nuova antologia, 272, luglio, pp. 109-120.
Attività a carattere economico
- 1883 Fondazione della scuola di ricamo, Coccolia (Ravenna)
- 1896 Fondazione dell’Ufficio informazioni di beneficenza, Roma
- 1897 Fondazione della Biblioteca Andrea Ponti, Ravenna
- 1899 Federazione romana delle opere di attività femminili, Roma
- 1902 Esposizione operosità femminile, Roma
- 1903 Componente del comitato di patronato delle Industrie femminili italiane (IFI)
- 1903 Fondazione del Consiglio nazionale delle donne italiane (CNDI)
- 1903 Presidenza della Sezione legislativa del CNDI
- 1906 Fondazione della biblioteca del CNDI
- 1908 Presidenza della Sezione educazione e istruzione del CNDI
Traduzioni
Manoscritti e altri documenti
BIBLIOGRAFIA
- Amadori, Rosi (a cura di). 1902. Operosità femminile italiana. Roma, Federazione italiana delle opere femminili, pp. 216-225.
- Anonimo. 1907. “Il consiglio nazionale delle donne italiane”. Vita femminile italiana III (marzo): 282-297.
- Benetti, Valeria. 1908. “La coltura moderna e le biblioteche”. Vita femminile Italiana II (agosto): 879-884.
- Biagi, Guido. 1899. “La biblioteca storica Andrea Ponti in Ravenna”. Rivista delle Biblioteche e degli Archivi X (2): 3-15.
- Bisi Albini Sofia. 1908. “Il feminismo in Italia e il Primo Congresso delle donne italiane”. Vita Femminile Italiana, II (4), aprile, pp. 363-368
- Cagnolati, Antonella; Rossetti, Sandra (a cura di). 2018. Donne ed economia tra assenza, subalternità e nuove soggettività. Canterano, Aracne.
- Cazzola, Franco. 2018. “Una gentildonna tra gli economisti. Maria Pasolini e i mezzadri romagnoli”. In Cagnolati, Antonella; Rossetti, Sandra (a cura di). Donne ed economia tra assenza, subalternità e nuove soggettività. Canterano, Aracne, pp. 117-120.
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- Fontana, Vincenzo. s.d. Architettura italiana 1906-15. Liberty e futurismo, mimeo.
- Gori, Claudia. 2003. Crisalidi. Emancipazioniste liberali in età giolittiana. Milano, Angeli.
- Laurenzi, Elena. 2022. “Filantrope femministe nell’Italia di inizio Novecento. Un’avanguardia poco riconosciuta”. Storia e politica, XIV, 2, settembre-dicembre, pp. 500-523.
- Laurenzi, Elena; Mosca, Manuela. 2024. “Il pensiero economico di Maria Ponti Pasolini (1856-1938) tra femminismo e percorsi di lettura”. Il Pensiero Economico Italiano. In print
- Pantaleoni, Maffeo. 1908. “Della divisione del lavoro in attribuzioni maschili e femminili”. In Ponti Pasolini, Maria, Per la formazione di una coltura sociale e civile. Roma, Forzani, pp. V-XXII.
- Pantaleoni, Maffeo. 1892. “Prefazione”. In Ponti Pasolini, Maria, “Monografia di alcuni operai braccianti nel comune di Ravenna”. Giornale degli economisti 3, ottobre: 311-315.
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- Soldi, Manuela. 2015. “Esporre il femminile. L’Esposizione Beatrice (Firenze, 1890)”. Ricerche di S/Confine, VI, 1, pp. 24-36
- Taricone, Fiorenza. 1996. L’associazionismo femminile italiano dall’Unità al fascismo. Milano, Unicopli.
- Tasca, Luisa. 2007. “Emilia Peruzzi e la questione delle donne in un dibattito del 1872-1873”. In Contini, Alessandra; Scattigno, Anna (a cura di), Carte di Donne, vol. II, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, pp. 119-143.
- Vitiello, Maria. 2020. “Giovannoni’s ‘diradamento’ as a congruent tranformation of urban continuity. Applications and limits of a philological device for core city regeneration”. In Strappa, Giuseppe; Carlotti, Paolo; Ieva, Matteo (eds), Urban substrata & city regeneration, Roma, U+D edition, pp. 113-123
- Ward, Humphry. 1918. A writer’s recollections, New York-London, Harper. Reprint Franklin Classics, 2018.
- Zampini Salazar, Fanny. 1914. Margherita of Savoy. First Queen of Italy. Her Life and Her Times. Londra, Mills & Boon.
- Zonca, Elisabetta. 2018. “A useful, delightful, and good reading. How Maria and Antonia Ponti conceived a library for women”. Collections: A Journal for Museum and Archives Professionals, 14 (3), pp. 299-314.
FONTI ARCHIVISTICHE
- Archivio privato di proprietà della famiglia
- Archivio Storico Ricordi, collezione digitale
- Archivio Storico Gabinetto Viesseux di Firenze, Fondo Angelica Pasolini Dall’Onda,
SITOGRAFIA
- Pironi, Tiziana. “Ponti Maria”. Dizionario biografico degli italiani https://www.treccani.it/enciclopedia/maria-ponti_%28Dizionario-Biografico%29
- Zecchini, Serena. “Maria Ponti Pasolini Dall’Onda, una donna di grande cultura al servizio dei più deboli”. https://piunotizie.it/maria-ponti-pasolini-dallonda-una-donna-di-grande-cultura-al-servizio-dei-piu-deboli/