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Fornaciari Chittoni-Davoli Maria Livia

Reggio Emilia, 8 novembre 1930 – Reggio Emilia 9 ottobre 2019
  • di
    Carmen Vita, 2024

Maria Livia Fornaciari Chittoni Davoli è stata una economista e docente universitaria italiana. Ha insegnato Economia Politica presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, ricoprendo un ruolo significativo nel panorama accademico italiano. È stata componente di Commissioni Ministeriali italiane ed europee. Nel 2004, è stata insignita del titolo di Grande Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana in riconoscimento del suo contributo accademico e civile. I principali ambiti di studio sono stati: il sistema monetario occidentale, lo sviluppo economico, i contributi al pensiero economico, la donna lavoratrice, l’etica nell’economia.

Dopo gli studi liceali, terza di tre figli, si laurea con lode in Scienze Politiche e Sociali presso l’Università Cattolica di Milano, nella sessione straordinaria di febbraio dell’a.a. 1952-53, discutendo una tesi dal titolo La retribuzione del lavoro femminile, con dignità di stampa. Risulta vincitrice del Premio Giovanile Marzotto per l’Economia e del Premio D. Pini (Torino) per l’attività di ricerca degli assistenti universitari, classificandosi al 1° posto assoluto. Ottiene una borsa di ricerca presso l’Università di Oxford ed una successiva borsa di ricerca presso l’Università di Salisburgo. È vincitrice dell’unico assegno di studio attribuito all’Italia per partecipare al premio Seminar on Problems of International Organizations di Washington. Dopo un intenso periodo di ricerca assume, giovanissima, il ruolo di docente universitario, insegnando Economia politica alla Facoltà di Economia e commercio dell’Ateneo di Parma. Nell’aprile del 1957 partecipa al Corso di lezioni sul tema Educazione e lavoro promosso dal «Centro Vita» in collaborazione con la Sezione di Firenze dalla «Società Nazionale Dante Alighieri», presso il Palagio dell’Arte della Lana, con il seminario La posizione odierna della donna nel mondo del lavoro. Tra il 1957 e il 1958 è Assistente di Economia Politica nella Facoltà di Giurisprudenza della Università di Modena; nel 1959 è ricopre lo stesso ruolo nella Facoltà di Scienze Economiche della Università di Parma dove diventa Assistente Incaricato nella Facoltà di Economia e Commercio nel 1961. È la prima donna in Italia a vedersi attribuita, con il voto unanime della Commissione, la libera docenza in Politica Economica e Finanziaria. Nel 1977, con decreto del Presidente della Repubblica, è assegnata all’Università di Modena con il ruolo di Assistente Ordinaria per Economia Politica, dove successivamente assume il ruolo di Professore di economia politica, dirige il Centro Studi di Economia e Relazioni di Lavoro della Facoltà di Ingegneria e dirige la Sezione Economica della Facoltà di Giurisprudenza dal 1975 al 1984. Intanto, tiene lezioni di Economia Politica e Politica Economica presso la Scuola Parauniversitaria di Brescia, il Centro di Studi Sindacali di Firenze, la Scuola Superiore di Servizio Sociale di Parma e la Scuola Superiore di Scienze Sociali di Rivalta di Reggio Emilia.

Proseguendo la sua attività di ricerca sul tema oggetto della tesi di laurea, tra il 1955 e il 1958 pubblica numerosi articoli sulla Rivista internazionale di Scienze sociali, indagando il lavoro femminile in diversi contesti nazionali: Stati Uniti d’America (Fornaciari Chittoni 1955), Italia (Fornaciari Chittoni 1956; 1956b), Francia (Fornaciari Chittoni 1957) e Belgio (Fornaciari Davoli 1962). A questi studi si sono aggiunti contributi sul carico familiare della donne lavoratrici (Fornaciari Chittoni 1958; 1958b) e ricerche più ampie sulla famiglia (Fornaciari Chittoni 1958c; 1959) nonché l’importanza del contributo delle casalinghe alla produttività non solo familiare, ma anche dell’economia nazionale nel suo complesso (Fornaciari Davoli 1961; 1987): «Recenti stime europee indicano che fra i diversi paesi dell’Europa il lavoro non monetizzato, cioè non del tutto valutabile perché ha un alto valore aggiunto e non offre un reddito immediatamente visibile, rappresenta circa il 57 per cento del valore economico complessivo attribuibile al lavoro. Buona parte di questo è certamente costituita dal lavoro familiare, per cui possiamo affermare che l’economia europea si regge per una buona metà sul lavoro nella famiglia». (Fornaciari Davoli 1982: 37-44).

Il tema dell’occupazione femminile rimarrà una costante sia della sua produzione scientifica (Fornaciari Davoli 1974; 1974b; 1982a), sia dell’attività divulgativa, come testimoniato dalla partecipazione in associazioni, quale il Soroptimist,[1] a cui ha aderito con grande convinzione e impegno. Per favorire l’emersione e la valorizzazione dall’attività economica femminile, secondo Fornaciari Davoli la politica economica dovrebbe intervenire su tre livelli: culturale, per favorire l’equiparazione dei diritti dei coniugi nella famiglia; pratico, sostenendo il lavoro domestico, attraverso l’individuazione di strumenti più idonei ad alleviare la fatica e a migliorare l’ambiente di lavoro; economico, mediante il riconoscimento del lavoro familiare, non solo come strumento di riduzione della fiscalità, ma anche attraverso la previsione di un assegno sociale attribuito direttamente al coniuge che lavora in casa, in modo da favorirne l’autonomia economica e al tempo stesso promuovere il cambiamento culturale (Lasagna 2017).

È stata fra le prime studiose in Italia a battersi per le pari opportunità delle donne e a promuovere il part-time lavorativo (Fornaciari Davoli 1964b; 1984), per consentire alle lavoratrici di conciliare l’attività professionale con la cura della famiglia. Ed è stata senz’altro tra le prime studiose a introdurre la questione nel dibattito politico (Pellegrino, Spaggiari e Spagni 2004) anche se la proposta di introduzione del part-time presentata in Consiglio comunale non ha trovato sostegno in quanto non condivisa dalla maggioranza del Consiglio e dal movimento laico femminile che richiedeva la realizzazione di una rete di servizi più efficace a sostegno dell’attività lavorativa delle donne piuttosto che una riduzione del tempo di lavoro (Betti 2019). In altri casi, le sue riflessioni, proposte nelle numerose pubblicazioni scientifiche, hanno avuto favorevole accoglienza ed applicazione in ambito normativo e contrattuale, sia in Italia che all’estero. Alcuni studi sono stati riprodotti integralmente, con specifica citazione, come relazione introduttiva a proposte legislative, fra cui la relazione n. 303 presentata al Senato il 5/10/1983 e la relazione n. 630, presentata alla Camera dei Deputati l’11/10/1983, il disegno di legge n. 229 sul Riconoscimento del valore sociale del lavoro casalingo, comunicato alla Presidenza Senato della Repubblica, il 21 maggio del 1992, già presentato il 22 luglio1987 (n. 251).

Importanti le sue attività accademiche compiute all’estero, tra cui i seminari economici tenuti all’università di Chicago e i cicli di conferenze sul sistema monetario occidentale e sull’economia sommersa tenuti alle università di Dublino, Varsavia, Columbia e Washington. I suoi studi hanno riguardato i temi monetari, dalla liquidità internazionale (Fornaciari Davoli 1969; 1970; 1973a; 1973b) all’Unione Monetaria Europea (Fornaciari Davoli 1992b; 1993b; 1997). La monografia Liquidità ed esigenze di riforma del sistema monetario internazionale del 1970 è stata particolarmente apprezzata per la sua chiarezza e profondità di analisi (Fumagalli 1970) ed è stata inserita nella documentazione ufficiale del Fondo Monetario Internazionale (Loftus 1972).[2]

Significative e molto apprezzate anche le ricerche ad ambito regionale e locale e sul tema dello sviluppo economico (Fumagalli 1965). Ha coordinato il gruppo di lavoro le cui analisi sono confluite in Indirizzi e politiche regionali nell’evoluzione economica (1978), volume che raccoglie saggi di economisti e giuristi su temi particolarmente dibattuti quale la politica regionale, la programmazione, le autonomie locali e il governo del territorio ma esplora anche argomenti più specifici quali il ruolo del credito e i problemi connessi all’istruzione e alla preparazione professionale. Nel suo articolo La pianificazione locale nella tipologia di sviluppo delle aree regionali, Fornaciari Davoli propone una analisi sulla differenziazione delle aree regionali in rapporto al diverso grado di sviluppo economico raggiunto[3]. Sul tema, la studiosa era precedentemente intervenuta in varie occasioni, convegni e pubblicazioni, tra cui il volume Il problema salariale in una economia dualistica (1963), lavoro accolto molto favorevolmente per organicità, chiarezza e informazione bibliografica (Duchini 1964). L’analisi condotta la colloca nell’ampio dibattito sul carattere dualistico dell’economia italiana che ha interessato in particolar modo gli Cinquanta e Sessanta del Novecento, ponendosi in antitesi rispetto all’analisi di Vera Lutz e sostenendo che la riduzione degli scarti salariali regionali dovesse concretizzarsi nell’incremento delle retribuzioni delle aree meno sviluppate in modo da stimolare il consumo e, al tempo stesso, la creazione di nuove imprese oltre al rafforzamento di quelle già esistenti nelle aree più sviluppate (anche Fumagalli 1964). Il tema dello sviluppo verrà ancora indagato sottolineando come sia necessario studiare meticolosamente la domanda interna e far in modo che gli investimenti favoriscano incrementi di reddito a favore soprattutto delle categorie di consumo da cui è sostenuta la domanda di beni ad essi relativi (Fornaciari Davoli 1964c). Ciò dovrebbe condurre alla nascita di piccole e medie imprese locali, tema del volume, curato con Pini, Piccole e medie imprese ed esportazione (1985), in cui si presenta una approfondita indagine del processo di internazionalizzazione del nostro sistema economico e la capacità delle piccole e medie imprese locali di adeguarsi alle esigenze di un mutevole contesto produttivo e istituzionale (tra gli altri, Sironi Mariotti 1985).

Tra il 1986 e il 1993 ha diretto per conto del CNR due importanti ricerche sull’evoluzione del pensiero economico (Fornaciari Davoli 1988; 1992; 1993b). Già nel 1982, il volume Attualità del pensiero di G. Toniolo (1982a), era stato selezionato per essere presentato al Festival nazionale dell’amicizia di Viareggio come uno dei tre contributi più significativi del panorama culturale italiano dell’anno. Nel periodo 1994-1996 ha curato uno studio su «Ambiente e Occupazione» edito con contributo CNR-MURST (Fornaciari Davoli 1996b) e nel successivo biennio 1996-1997 ha diretto una ricerca relativa ai problemi della grande distribuzione in Italia su committenza privata (Società Esselunga di Milano).

Nel 1999 ha diretto un volume collettaneo su Etica e Economia. La tematica è stata oggetto anche di studi successivi (Fornaciari Davoli 2001; 2001b; 2001c; 2003; 2004), il cui argomento di fondo è la necessità di «riscoprire quella impostazione etica dell’economia nella quale già illustri pensatori del passato — penso a Giuseppe Toniolo sulle cui tesi ritenute allora rivoluzionarie si sono successivamente incontrati studiosi di differente matrice ideologica e culturale — ravvisavano l’unica possibilità di corresponsabilizzare i gruppi sociali al processo di crescita. E mi sembra questo il punto nodale, il banco di prova su cui devono misurarsi oggi tutte le economie industrializzate» (Fornaciari Davoli 1983: 352).

Oltre all’ambito accademico e scientifico, ha condotto studi e collaborato per attività di ricerca anche in organismi ed enti vari a livello nazionale ed internazionale, tra cui la Commissione permanente del C.E.E.P. presso le Nazioni Unite, il Comitato per la Parità Salariale del B.I.T., la Commissione Ministeriale per la Donna Lavoratrice, la Commissione per la Ricerca Scientifica del Comitato per la Programmazione Regionale; la Commissione tecnica che ha preparato la Conferenza Nazionale sull’occupazione femminile; la Sezione economica del Civil Administration Council; la Commissione del Ministero della P.I. sulla parità; la Commissione per il progetto Educazione ed Economia dell’Ocse; la Commissione della Presidenza del Consiglio sull’uguaglianza di opportunità. È stata Responsabile della Commissione economica della European Union of Women e Presidente del Comitato Nazionale per l’Avanzamento delle Donna del S.I.A.; è stata anche membro del CdA di DEMOCENTER, della Banca d’Italia di Reggio Emilia e del Comitato Scientifico di Docenti del MOICA. E’ stata Consigliere comunale per la Democrazia cristiana dal 1960 al 1964 e provinciale di Reggio Emilia e nel 2001 è stata candidata al Senato, nel Collegio uninominale 9 per Democrazia Europea. Ha dunque promosso la cultura e lo sviluppo della sua città natale, Reggio Emilia, consolidandosi al tempo stesso come figura di spicco a livello locale e internazionale: dal 1986 il suo nome appare sul “Who’s Who Italy”, volume che riunisce i nomi più noti nei rispettivi settori di appartenenza professionale e, nell’edizione del 2006, ha ricoperto la nomina speciale di persona più longeva dell’elenco.

Dal 1995 è socia dell’Accademia Nazionale di Scienze, Lettere e Arti di Modena, dove è stata nominata socia effettiva (1995), corrispondente (1999) e, infine, emerita (2004). Nel 2004, è stata insignita dell’onorificenza di Grande Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana da Carlo Azeglio Ciampi.

Dopo una richiesta di quiescenza anticipata nel 2002, ha continuato a tenere cicli di lezioni gratuite presso le sedi universitarie di Reggio Emilia e Modena.

Maria Livia Fornaciari Davoli ha sempre sostenuto il valore primario della cultura e dei valori umani, considerandoli fondamentali persino rispetto all’economia. Ha attribuito un ruolo centrale alla famiglia, promuovendo al contempo la possibilità per le donne di conciliare la dimensione familiare con le proprie aspirazioni professionali, un tema per il quale si è battuta con determinazione sin dai suoi primi anni di ricerca.

NOTE

[1] Soroptimist International (SI) è un’organizzazione mondiale su base volontaria di donne impegnate in attività professionali e manageriali, che promuove l’avanzamento della condizione femminile, la piena realizzazione delle pari opportunità e i diritti umani.
[2] Selezione bibliografica relativa a libri, opuscoli, relazioni e articoli periodici che trattano vari aspetti dell’economia internazionale con specifico riferimento a funzioni, organizzazione e attività del Fondo monetario internazionale.
[3] Cfr. Papetti 1980.

OPERE

Pubblicazioni

  • 1955. “Alcuni dati sul lavoro femminile negli Stati Uniti d’America”. Rivista Internazionale di Scienze Sociali, 26, 6, pp. 154-160.
  • 1956a. “Aspetti strutturali e dinamici del lavoro femminile in Italia”. Rivista internazionale di scienze sociali, 27, 4, pp. 311-325.
  • 1956b. “Osservazioni sull’andamento del lavoro femminile in Italia negli ultimi 50 anni”. Rivista Internazionale di Scienze sociali, 27, 3, pp. 222-240.
  • 1957. “Il lavoro femminile in Francia”. Rivista internazionale di Scienze sociali, 28, 1, pp. 45-51.
  • 1958. “Attività professionale e carico familiare della donna lavoratrice”, Quaderni di Azione Sociale, maggio-giugno, 315.
  • 1958b. “La donna e il lavoro”. Homo Faber. Rassegna internazionale del lavoro e della istruzione.
  • 1958c. “Ricerche sulla famiglia”. Rivista Internazionale di Scienze Sociali, 29, 4, pp. 342-345.
  • 1959. “Nuove ricerche sulla famiglia”. Rivista Internazionale Di Scienze Sociali, 30, 2, pp.151–155.
  • 1961. “La demografia come scienza e come professione”. Rivista Internazionale di Scienze Sociali, 32, 5, pp. 518-521.
  • 1962a. “Bilanci familiari in Belgio”. Rivista Internazionale di Scienze Sociali, 33, 5, pp. 485-491.
  • 1962b. ”Industria”. La donna e le professioni, Atti de Convegno di studio, Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma, 5-8 settembre 1961, Milano, Vita e Pensiero.
  • 1962c. Note sulla formazione del prezzo di monopolio. Milano, Giuffrè.
  • 1963. Il problema salariale in una economia dualistica. Padova, CEDAM.
  • 1964. “Alcuni rilievi sull’economia delle fonti di energia”. Studi e ricerche della Facoltà di Economia e Commercio (Parma), 1, pp. 85-97.
  • 1964b. “Aspetti e problemi del lavoro «a tempi parziali» nell’attuale fase di evoluzione sociale ed economica”. Rivista Internazionale Di Scienze Sociali, 35, 1, pp. 27–45.
  • 1964c. Considerazioni sul ruolo della domanda in una economia in sviluppo. Milano, Giuffrè.
  • 1966. “Programmazione economica e occupazione femminile”. Annuario del Centro Studi CISL, 6, pp. 47-57.
  • 1969. “Ipotesi di ricerca su alcuni aspetti della liquidità internazionale”, Studi e ricerche della Facoltà di Economia e Commercio (Parma), 6, pp. 153-172.
  • 1970. Liquidità ed esigenze di riforma del sistema monetario internazionale. Parma, La Nazionale.
  • 1973. “Appunti sulla parte monetaria del corso di economia politica”. A cura di M. Alfieri Torelli e G. Pini. Modena, STEM.
  • 1973b. “Some Issues Concerning the International Monetary Crisis in the Western System”. Annales Univeritatis Mariae Curie-Sklodowska, VII, 1, pp. 1-10.
  • 1974a. “Andamento dell’occupazione femminile in Italia e ipotesi interpretative”. Note economiche, 7, 3, pp. 69-104.
  • 1974b. “L’occupazione femminile in Italia, ulteriori appunti”. Rivista internazionale di Scienze Economiche e Commerciali, XXI, 11, pp. 1082-1092.
  • 1975 [et al.]. Scritti vari di economia. Pubblicazioni della Facoltà di giurisprudenza della Università di Modena, 69, Mucchi, S.T.E.M.
  • 1978. Indirizzi e politiche regionali nell’evoluzione economica: atti della ricerca condotta dal gruppo di studio diretto da Maria Livia Fornaciari Davoli. Pubblicazioni della Facoltà di giurisprudenza della Università di Modena, 77, Mucchi, S.T.E.M.
  • 1978b. “Politiche regionali e produzione imprenditoriale nelle minori dimensioni”. Rivista Internazionale di Scienze Sociali, 49, 3, pp. 304-307.
  • 1979. “Spunti metodologici e analitici e aspetti di attualità del problema del lavoro nel pensiero e negli scritti di Giuseppe Toniolo”. Rivista Internazionale di Scienze Sociali, 87, 4, pp. 442-454.
  • 1982a (con G. Russo, a cura di). Attualità del pensiero di Giuseppe Toniolo. Milano, FrancoAngeli.
  • 1982b. “L’economia del lavoro familiare”. Donna e Società, 16, 63, pp. 37-44.
  • 1983. “Economia e valori dell’ uomo”. Rivista Internazionale Di Scienze Sociali, 91, 4, pp. 526-533.
  • 1984a. “Il part - time in Italia: antichi e recenti sviluppi”. Studi Economici E Sociali, 19, 1, pp. 29-38.
  • 1984b. “In margine all‘economia dell’ambiente: l’esigenza di nuovi sviluppi teorici”. Giornale degli Economisti e Annali di Economia, Nuova Serie, 43, 1-2, pp. 77-88.
  • 1985 (con G. Pini, a cura di). Piccole e medie imprese ed esportazione. Pubblicazioni della Facoltà di giurisprudenza, Dipartimento di scienze giuridiche, Università di Modena, Milano, Giuffrè.
  • 1986. “Problemi e prospettive di sviluppo economico nelle aree montane”. Rassegna economica, 50, 1, pp. 61-70.
  • 1987a. “Flessibilità degli orari: realtà e prospettive”. Donna e Società, 21, 84, pp. 16-25.
  • 1987b. “L’economia sommersa”. Progetto donna, 2-3.
  • 1988. Economisti emiliani fra il XVI e il XVIII secolo. Modena, Mucchi.
  • 1989a. “Flessibilità dei tempi di lavoro nell’economia che cambia: una scheda alternativa”. Diritto dell’economia, 3, pp. 693-702.
  • 1989b. “Infrastrutture, opere pubbliche, finanza pubblica”. Diritto dell’economia, 1, pp. 143-146.
  • 1991a. “La modernità di Adam Smith”. Diritto dell’economia, 2, pp. 385-390.
  • 1991b. “Profili d’internazionalizzazione nella politica industriale”. Diritto dell’economia, 3, pp. 585-592.
  • 1992a [et at.]. La situazione economica e sociale dell’Emilia Romagna: radiografia dei maggiori comparti economici. Mucchi, Modena.
  • 1992b. “Verso la Unione economica e monetaria europea: una difficile transizione”. Diritto dell’economia, 3, pp. 591-596.
  • 1993a. “Alcune regioni della ‘Terza Italia’ nel progetto Europa”. Rivista Internazionale di Scienze Sociali, 1, pp. 55-68.
  • 1993b. “Presentazione”. In Tensioni e prospettive economiche-monetarie nel secolo XVII: Geminiano Montanari, Modena, Mucchi, pp. 231-237.
  • 1993c (con L. M. Alfieri e L. Pucci, a cura di). Tensioni e prospettive economico-monetarie nel XVII. secolo: Geminiano Montanari. Modena, Mucchi.
  • 1994. “Economia e disoccupazione”. Il pensiero economico moderno, 14, 3, pp. 45-49.
  • 1995. “Economia e cultura: alcune osservazioni”. Il pensiero economico moderno, 15, 3, pp. 93-98.
  • 1995a. “Flessibilità sì, ma non all’americana”. XIV, Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione AUXILIUM, 4, 11.
  • 1995b. “Università e imprese nell’attuale fase di evoluzione”. Il pensiero economico moderno,15, 1, pp. 47-57.
  • 1996 (con L.M. Alfieri, a cura di). Sviluppo economico, ambiente e occupazione. Modena, Mucchi.
  • 1997a. “Alle soglie dell’Unione Monetaria Europea: problemi e prospettive”. Il pensiero economico moderno, 17, 3, pp. 205-214.
  • 1997b. “Moneta e credito alle soglie del Duemila”. Quaderni di economia e finanza, 6, 1, pp. 169-178.
  • 1998. “Nell’economia globalizzata un utile confronto: lavoro, concorrenza e istituzioni”. Memorie e comunicazioni, Accademia Nazionale di Scienze Lettere e Arti, Modena, pp. 215-219.
  • 1999 (a cura di). Etica ed Economia. Modena, Mucchi.
  • 2000. “Geminiano Montanari economista, figura emblematica di una fase di transizione”. In I mille volti della Modena ducale. Memorie presentate all’Accademia Nazionale di Scienze Lettere e Arti in occasione delle celebrazioni di Modena capitale, Modena, Il Fiorino, pp. 239-242.
  • 2001a (con M. L. Alfieri). “Economia e etica: una recente ricerca”. Accademia Nazionale di Scienze Lettere e Arti (Modena), III, XXXV.
  • 2001b. “Economia e giudizi di valore”. Il pensiero economico moderno, 21, 1-2, pp. 31-37.
  • 2001c. “Etica ed economia”. Accademia Nazionale di Scienze Lettere e Arti (Modena), III, pp. 153-159.
  • 2001d. “La cogestione: un tema di attualità nelle relazioni industriali”. Diritto dell’economia, 1, pp. 11-18.
  • 2003. “Ancora su etica ed economia: l’insegnamento di Francesco Vito”. In D. Parisi e C. Rotondi (a cura di), Francesco Vito: attualità di un economista politico, Milano, Vita e Pensiero.
  • 2004. “Ancora sul fondamento etico del dibattito economico”. In M. Jasonni (a cura di), Studi in memoria di Gabriele Silingardi, Milano, Giuffrè, pp.183-192.
  • 2006. “Globalizzazione e crisi ecologica”. VIII, Accademia Nazionale di Scienze Lettere e Arti, Modena, Atti, pp. 39-40.

Attività a carattere economico

Traduzioni

Manoscritti e altri documenti

BIBLIOGRAFIA

  • Barbieri F.; Taddei, F. 2006. L’accademia Nazionale di Scienze, Lettere e Arti di Modena. Dalle origini (1683) al 2005, Tomo I, La storia e i soci. Modena, Mucchi.
  • Barbieri F.; Taddei, F. 2006. L’accademia Nazionale di Scienze, Lettere e Arti di Modena. Dalle origini (1683) al 2005, Tomo III, Le pubblicazioni. Modena, Mucchi.
  • Betti E. 2019. “Donne, cultura del lavoro e azione politica in Emilia-Romagna: il primo ventennio della Repubblica (1950-1970)”. In C. Liotti (a cura di), Differenza Emilia. Teoria e pratiche politiche delle donne nella costruzione del “modello emiliano”, Roma, BraDypUS, pp. 129-154.
  • Duchini F. 1964. “Review”. Rivista Internazionale di Scienze Sociali, 35, 6, pp. 657-658.
  • Fumagalli M. 1964. “Review”. Giornale degli Economisti e Annali di Economia, Nuova Serie, 23, 11/12, pp. 1149-1151.
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  • Lasagna P. 2017. “La casalinga nella storia e nella società nella riflessione del femminismo cristiano degli anni ‘80-’90”. In Cipolla, C.; Leonzi, T. (a cura di). La storia del MOICA come storia delle casalinghe italiane. Un’analisi storico-sociale del lavoro familiare. Milano, FrancoAngeli, pp. 212-233.
  • Loftus M. L. 1972. “The International Monetary Fund, 1968-1971: A Selected Bibliography”. Staff Papers (International Monetary Fund), 19, 1, pp. 174-258.
  • MOICA. 2017. La storia del MOICA come storia delle casalinghe italiane. Un’analisi storico-sociale del lavoro familiare. Milano, FrancoAngeli.
  • Papetti G. 1980. “Review”. Rivista Internazionale di Scienze Sociali, 88, 3/4, pp. 504-505.
  • Parisi D. 2021. “I cattolici italiani e la storia del pensiero economico (1943-2000)”. Pensiero economico italiano, 2, pp. 239-249.
  • Pellegrino M.; Spaggiari, M.; Spagni, D. 2004. Tra storia e memoria. La costruzione del Welfare reggiano nel racconto delle donne. Reggio Emilia, Aliberti Editore.
  • Savigni G. 2023. “Per le scuole dell’infanzia e degli asili nido comunali di Reggio Emilia”. Annali di storia dell'educazione e delle istituzioni scolastiche, 30, pp. 309-327.
  • Senato della Repubblica. 1992. “Riconoscimento del valore sociale del lavoro casalingo”. Disegno di legge, 229, 21.
  • Sironi Mariotti M. 1985. “Review”. Giornale degli Economisti e Annali di Economia, Nuova Serie, 44, 11/12, p. 675.

FONTI ARCHIVISTICHE

  • Archivio privato della famiglia

SITOGRAFIA

  • https://www.yumpu.com/it/document/read/16049535/storia-accademia-soci-accademia-nazionale-di-scienze-lettere-
  • https://www.accademiasla-mo.it/it/i-soci-storici
  • https://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/141038

Immagini

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